Una vita insomma molto esibita. A questa stregua la Tebaldi non è stata una “DIVA”: Renata è stata musica fatta voce. Può sembrare questa una affermazione riduttiva o di eccessiva ammirazione se non rispecchiasse la realtà. Naturalmente schiva, non timida, la Tebaldi ha riservato la sua statuaria bellezza alle sue eroine musicali, custodendo gelosamente la privatezza e impedendo intrusioni di qualsiasi tipo nella sua vita di donna: questo, talvolta, anche a scapito della sua immagine che il pubblico avrebbe forse preferito consona ai canoni del “divismo” di maniera. Ma il fascino di una voce imparagonabile e la sapienza di musicista hanno fatto comunque della Tebaldi la “DIVA” che tutto il mondo ha osannato e che oggi rimpiange.
Il peso storico che la sua grande Desdemona, la sua tragica Tosca, la sua struggente Mimì, la sua appassionata Manon hanno assunto: esempi per il futuro, indelebili ricordi per chi ha avuto la fortuna di udirne l’esecuzione da quella voce che dell’angelo aveva il suono e della donna il cuore.
Definire “DIVA” Renata Tebaldi, una delle più famose “primedonne” dell’opera, non è del tutto pertinente se alla parola “DIVA” si attribuiscono le caratteristiche che il luogo comune le impone: l’esibizione imperiosa di una supremazia, il capriccio fatto arte, una vita che con astuzia si discosta da quella piatta delle mortali, amori che possano affollare le cronache forse più delle cronache di eccelse interpretazioni.

Renata Tebaldi
A 17 anni si presenta all’esame di ammissione al Conservatorio di Parma. Studia pianoforte con Ettore Campogalliani e successivamente al “Liceo Musicale Gioachino Rossini” di Pesaro con il celebre soprano Carmen Melis.
Il 23 Maggio 1944 debutta al Teatro Sociale di Rovigo nel ruolo di Elena nel “Mefistofele”di Arrigo Boito.
Nel 1945 debutta al Teatro Ducale di Parma nel ruolo di Mimì in “La Boheme” , nel ruolo di Suzel in “L’Amico Fritz”, nel ruolo di Maddalena in “Andrea Chénier”, e, nel ruolo di Desdemona in” Otello”al Teatro Verdi di Trieste.
Il M.o Arturo Toscanini invita per una audizione Renata Tebaldi: Renata canta l’aria di”Andrea Chenier”, “La mamma morta” e “l’Ave Maria” dell’”Otello”. Il Maestro la sceglie immediatamente per il concerto inaugurale della Scala ricostruita.
11 Maggio 1946 al Teatro alla Scala per il concerto inaugurale, con la direzione di Arturo Toscanini, Renata canta nella Preghiera del “Mosè in Egitto” di Rossini e nell’assolo del “Te Deum”di Giuseppe Verdi.
In questa occasione Arturo Toscanini definisce la voce della Tebaldi “voce d’angelo”
1946
Debutta nel ruolo di Elsa di Brabante nel “Lohengrin”,al Teatro Regio di Parma e, in Floria nella “Tosca” al Teatro Bellini di Catania.
Alla Scala, Renata Tebaldi viene subito immessa nel circuito regolare: canta nel “Mefistofele”al Palazzo dello Sport dove debutta nel ruolo di Margherita, nel “Lohengrin”e, in Boheme.
I successi sempre più clamorosi della carriera di Renata la mettono davanti all’opportunità di stabilirsi a Milano.
1947
Sempre alla Scala, debutta nel ruolo di Eva nei “Maestri Cantori di Norimberga”, nel ruolo di Marguerite nel “Faust”di Gounod all’Arena di Verona e nel ruolo di Violetta in “Traviata” al TeatroBellini di Catania.
(Nell’estate del 1947 durante le recite del Faust a Verona Renata, non è insensibile alle attenzioni di un nuovo corteggiatore, il basso Nicola Rossi Lemeni. Quando la coppia compare in piazza, a passeggio, la gente li osserva con soddisfatta complicità.)
Aiutati dalle occasioni professionali, a Firenze Rossi Lemeni canta in Kovancina, la Tebaldi nel Lohengrin, a Roma entranbi nel Mefistofele, a Napoli entrambi nel Thannhauser, Trieste e Venezia furono le tappe galeotte.
In seguito, Rossi Lemeni, partito per Buenos Aires dove è impegnato al Colon, incontra Vittoria, figlia del Maestro Serafin se ne innamora e dopo qualche mese la sposa.
1948
Da Gennaio a Dicembre Renata canta a: Milano,Venezia, Bologna, Parma, Napoli. Roma, Firenze, Bologna, Rovigo, Torino, Pesaro, Trieste, Novara, Catania,Verona in: Traviata, Mefistofele, Boheme, Lohengrin, Otello, Andrea Chenier Tannhauser, Faust,
Il 3 Aprile del 1948 debutta nel ruolo di Elisabetta nel “Tannhauser” al Teatro San Carlo di Napoli diretta da Karl Bohm . Di Lei, il Maestro Bohm ebbe a dire molto tempo :”delle molte Elisabette da me dirette nessuna può essere messa al pari della Tebaldi ”.
Il 27 Aprile debutta nel ruolo di Salammbò in “Salammbò”di Fénelon al Teatro dell’Opera di Roma.
1949
Da Gennaio a Dicembre Renata canta a Milano, a Lisbona, a Firenze, Genova, Roma, Verona,Torino,Bologna in: Faust, Andrea Chenier, Otello, Don Giovanni, Falstaff, Lohengrin,Boheme, Tannhauser.
Nel Marzo 1949, il primo debutto all’estero, al Teatro San Carlos di Lisbona: il 10 Aprile 1949 infatti debutta nel ruolo di Donna Elvira nel “Don Giovanni” (unica volta nella carrier
a di Renata in cui canta nel ruolo di Elvira); sempre a Lisbona, interpreta il ruolo di Alice Ford nel “Falstaff”.
Il 4 Giugno debutta nel ruolo di Palmira ne “l’Assedio di Corinto” di Rossini al Teatro Comunale di Firenze

Giulio Cesare, Pompei 1950
Dal 31 Marzo al 22 Aprile è di nuovo al Teatro San Carlos di Lisbona, canta nello “Stabat Mater” di Rossini , nel Faust, Andrea Chenier, Falstaff e Traviata.
Il 14 Maggio debutta nel ruolo di “Olimpia”di Spontini al T.Comunale di Firenze, nel ruolo di Cleopatra nel “Giulio Cesare” di Haendel al Teatro Grande di Pompei.
Il 9 Giugno al Teatro alla Scala canta nella “Matthaus Passion” di J.S.Bach, il 19 Giugno nel “Requiem K.626” di Mozart diretta da Cantelli e il 26 Giugno nella “Messa di Requiem” di Giuseppe Verdi diretta da Toscanini.
Nel 1950 la Scala programma la sua prima tourneè del dopoguerra all’estero. Meta: Londra e Edinburgo. Il Teatro si sposta con l’intero organico orchestrale, il coro, i cantanti solisti, oltre ad atrezzisti, macchinisti e tecnici. Le persone interessate a questa trasferta sono 500.
Tre i Direttori: De Sabata, Cantelli e Capuana. In programma: Otello, Requiem di Mozart e Messa da Requiemdi Verdi, Renata canta nelle tre produzioni.
Della piccola folla che attende Renata dopo ogni recita alla Scala, fa parte una ragazza magra e timida Ernestina Viganò.
Dopo una recita scaligera Tina offre a Renata il disegno di Santa Cecilia (patrona dei musicisti) da lei fatto appositamente per quella che ha sempre considerato “unica”. Da qui nasce una predilezione per Tina sia da parte di Renata che da mamma Giuseppina. Entrambe le chiederanno poi di restare loro accanto e Tina lo farà per tutta la vita.

Aida – San Francisco 1950
Dopo il clamoroso successo della tournèe della Scala in Inghilterra, Renata varca per la prima volta l’oceano diretta a San Francisco. Il contratto è per Aida e Otello, Nozze di Figaro, con recite anche a Los Angeles.
A San Francisco prende alloggio all’Hotel Withcomb. Non conosce la lingua e non ha amici. Renata appare però su tutta la stampa in luminose fotografie.
La sera della prima di Aida al Teatro dell’Opera di San Francisco, il 26 Settembre 1950 è presente in teatro, da New York, mr.Bing, Sovrintendente del Metropolitan, che offre a Renata di firmare un contratto con il Met.
“Non mi sento ancora pronta, ma spero in un prossimo futuro di cantare nel suo teatro” risponde la ventottenne Tebaldi.
A Los Angeles Renata ha un nuovo impatto con il cinema, (il primo quando presta la sua voce alla versione cinematografica di Aida: il viso è di Sofia Di Lazzaro, poi Sofia Loren). Condotta in visita a Hollywood da Giuseppe Di Stefano, sono ricevuti da Danny Kay, che intona in loro onore un pezzo della Bohème. Durante quella visita Renata incontra Gregory Peck e ne rimane affascinata.
Al rientro in Italia via mare sul Saturnia, al porto di Napoli c’era ad aspettarla la macchina del Sovrintendente del San Carlo di Napoli, Di Costanzo, per condurla direttamente in Teatro per le prove della “Messa da Requiem”, direttore Tullio Serafin. Per soddisfare le numerosissime richieste alle recite programmate il Teatro è costretto ad aggiungere una esecuzione straordinaria.
1951
Renata canta prevalentemente alla Scala e al San Carlo di Napoli.
Il 25 e il 27 alla Scala canta nella “Messa da Requiem” e, il 3 febbraio Renata deve cantare “La Traviata”sempre alla Scala, diretta da De Sabata . La Traviata era in programma per il 1° febbraio, ma De Sabata si rende conto della fatica determinata da esecuzioni così a ridosso l’una all’altra e sposta la prima al 3 febbraio. Ma lo sforzo che Renata aveva fatto in quei giorni condiziona una serata non priva di inconvenienti: tuttavia il pubblico che aveva ormai eletto la Tebaldi a beniamina assoluta applaude calorosamente anche questa recita.

Giovanna D’Arco – Napoli
Il 13 Marzo debutta nel ruolo di Giovanna nella “Giovanna d’Arco” al Teatro San Carlo preceduta da una prova generale aperta al pubblico giovane di Napoli.
C’è da precisare che il pubblico del Teatro San Carlo di Napoli ha sempre avuto per la Tebaldi una costante predilezione espressa in trionfi decretati ad ogni sua recita.
Sempre al San Carlo, il 30 Marzo va in scena con la Tebaldi una nuova produzione di “Traviata”, che riscuote un tale successo che costringe la Direzione a programmare nove repliche fuori programma che registrarono il tutto esaurito.
Il Sovrintendente Di Costanzo nutriva per la Tebaldi una tale ammirazione da indurre al sospetto che si trattasse di un vero e proprio innamoramento. Per “La Traviata” volle un allestimento sensazionale: fu ideato un sipario cosparso di camelie fresche.
Il 30 Giugno in tournèe con il Teatro San Carlo Renata canta all’Operà di Parigi nella “Giovanna d’Arco” e, nella “Messa da Requiem” di Verdi a l’Eglise de la Madeleine.
Il 24 Agosto del 1951 inizia la tournèe in Sud-America. Al Teatro Municipal di Rio de Janeiro e al Teatro Municipal di San Paolo do Brazil. Canta nella “Traviata”, “ Boheme”, “Aida”, “Andrea Chenier” e, “Tosca”
In Sud America scoppia la rivalità CALLAS – TEBALDI ormai classificate intenzionalmente” angelica” la Tebaldi e “dionisiaca” la Callas. Le due primedonne si muovevano con il codazzo dei loro celestiali o diabolici fans. Nessuno tuttavia potrà mai asserire che i dispetti fossero suggeriti dalle protagoniste della contesa, le quali il più delle volte, venivano a conoscenza dei fatti solo molto tempo dopo che si erano verificati.
Prima di lasciare il Sud America e concludere la tournèe a Renata era riservata una grande emozione, cantare accanto a Beniamini Gigli inAndrea Chenieral Teatro Municipal di Rio il 29 Settembre del 1951.
Fernando CortezNell’Ottobre del 1951 rientra in Italia, al Teatro Donizetti di Bergamo canta nella “Traviata” diretta da C.M.Giulini, poi a Parma nel”Falstaff” direttore A. Votto, a Catania direttore Santini e alla Scala per l’incisione di arie d’opera. Indi Torino, Firenze e il 15 Dicembre al Teatro San Carlo di Napoli dove debutta nel ruolo di Amazily nel “Fernando Cortez” di Spontini direttore Santini.
1952
Napoli, Roma, Genova, Milano, Bari.

Sulla Giulio Cesare con Prandelli, Savarese e Tagliabue
L’8 giugno debutta nel ruolo di Matilde nel “Guglielmo Tell” al T.Comunale di Firenze. Poi di nuovo alla Scala nel “Falstaff”, a Firenze per l’incisione “Stabat Mater” di Rossini, a Roma per l’incisione dell’Aida. Di Nuovo in Sud America a Rio in Traviata, Andrea Chenier e Tosca.
Nell’Agosto del 1952 arriva a Rio sulla nave Giulio Cesare. Viaggia con lei Pablo Neruda che, dopo quattro anni di esilio in Europa rientrava in Cile. Nel porto di Rio ci fu un momento di apprensione: alcuni ragazzi si erano buttati in mare e nuotavano verso la nave. Erano rivoluzionari che venivano a ricevere Neruda? No. Erano fans della Tebaldi.
Il 26 Dicembre debutta al San Carlo di Napoli, nel ruolo di Adriana nella ”Adriana Lecouvreur” di Cilea.
Rosa Cilea, vedova del musicista, le dona una medaglia d’oro dopo una recita di Adriana Lecouvreur.
1953
Il 10 Gennaio del 1953 debutta in “Cecilia” di Refice al Teatro San Carlo di Napoli. Poi Palermo, Reggio Emilia, Brescia,Monte Carlo, Milano, Roma.
Il 14 Giugno del 1953 debutta nel ruolo di Leonora de Vargas nella “Forza del destino“al Teatro Comunale di Firenze: direttore Mitropoulos, con Del Monaco, Protti, Siepi, regia di Pabst, regista cinematografico.
Renata è Leonora, il progetto registico di Pabst è quello di spostare al periodo della guerra civile spagnola 1936-1939 la storia dell’opera con conseguente adeguamento dei costumi e delle scenografie. Renata avverte uno spiccato disagio nell’associare le parole che canta al costume che indossa e agli atteggiamenti che deve assumere e decide di non partecipare al progetto.
Il m° F.Siciliani, direttore Artistico del Teatro Comunale di Firenze per non rinunciare alla presenza di Renata, esonera Pabst dall’incarico affidato.

La Wally con Giulini e Del Monaco
Di nuovo il Sud-America, al Teatro Colon di Buenos Ayres e al Teatro Municipal di Rio con Tosca, Otello, Boheme, Adriana Lecouvreur, poi Teatro Liceu di Barcellonaper l’inaugurazione della stagione con“Traviata” e “Tosca”.
A Barcellona un giornalista fece di Lei uno dei ritratti più veri ”Tebaldi es alta, joven, guapa, nada favo recida por los fotografos y tiene viva la mirada y pronta la risa, luce, quando habla, una voz de timbre casi tan exceptional come el cantar…. “ El sufrimento de la entrega artistica es el maximo placer de la cantante”.
7 Dicembre 1953: per l’apertura della stagione alla Scala, Renata debutta nel ruolo di “Wally” direttore C. M.Giulini, allestimento di Benois, regia di Tatiana Pavlova. Straordinario successo musicale.
1954
La Scala, San Carlo, l’Opera di Roma: dal 10 al 15 Maggio incide con l’Orchestra dell’Accademia di SS. Cecilia Traviata, Manon Lescaut e in Agosto debutta discograficamente nel ruolo di Liù nella Turandot.
Il 10 Maggio 1954 debutta nel ruolo di Tatiana nell’”Eugenio Oneighin al Teatro alla Scala, 4 recite.
La prima ed unica volta che interpreta Tatiana, accanto a lei debutta alla Scala Ettore Bastianini.
E poi ancora Rio De Janeiro, Barcellona, Roma.
Il 31 Gennaio debutta al Metropolitan in “Otello” con Mario Del Monaco.
“America’s new opera sensation”, scrissero i giornali, mettendo Renata in copertina, e fin dalla prima sera il pubblico del Met impazzisce per la Tebaldi e la adotta per sempre.
Renata ama subito New York, lo dichiara con semplicità a tutti i suoi intervistatori. A New York la popolarità della Tebaldi trova tempestivo riscontro , anche in campo gastronomico: due sere prima dell’Otello, nel ristorante Luis Sherry del Met, lo chef inserisce nel menu ”il petto di pollo alla Renata”
La prima permanenza di Renata al Met dura tre mesi a la vede interprete di: Boheme, Chenier,Tosca, Otelloe, tre concerti.
Alla fine di Marzo Renata rientra in Italia, carica di onori e di gloria.
A Milano Renata prende possesso del nuovo appartamento in Piazzetta Guastalla dove abiterà sino agli ultimi suoi giorni.
Poi di nuovo Milano alla Scala nella “Forza del destino”: quindi Stoccarda, Firenze, Londra, Roma.
Nel Settembre Renata attraversa ancora l’oceano per le sue tappe a New York, San Francisco, Los Angeles, Chicago, Philadelphia e ancora New York, il 20 dicembre alla Carnegie Hall diretta da Bernstein, e il 31 Dicembre 1955 al Metropolitan con un concerto di fine anno.
Nella Tosca a San Francisco del 19 Ottobre (una recita straordinaria) fu bissato il “Vissi d’arte, dopo una standing ovation del pubblico durata quasi dieci minuti.
1956
Gennaio Tosca, Chenier, La forza del destino al Met, e poi Philadelphia, Toronto, Newark, Boston, Washington, Henglewood, Hartford, sino al 10 febbraio.
Rientra in Italia il 7 Marzo: Palermo, Napoli, Roma Firenze.
Il 26 Maggio al Teatro Comunale di Firenze “La Traviata” fu trionfale. Renata bissò regolarmente l”Amami Alfredo”, e quando l’opera terminò i fans milanesi in teatro esplosero in un grido unanime “alla Scala! Alla Scala!”. Ma Renata aveva altri contratti.
L’esilio americano era dorato e lo scettro più saldo che mai. In America non la chiamavano più Tebaldi ma “miss sold out”
A un anno dal suo debutto al Met, Renata Tebaldi era diventata negli Stati Uniti la primadonna incontestata. Ad Hartford, nel Connecticut, il Sindaco della città le dedica una piazza.
Nel Giugno del 1956 al Gran Th. di Geneve incide, debuttando nel ruolo di Leonora ne “Il Trovatore”.
Rientra in America il 30 Agosto: Los Angeles, San Francisco.
Il 16 Settembre canta in un concerto al Golden Gate Park di San Francisco davanti a 40000 persone.
Il 9 Ottobre all’Opera di San Francisco debutta nel ruolo di Amelia nel “Simon Boccanegra”: “Magnifica è l’unica parola che può descrivere questa cantante” scrisse Patterson Green: “magnifica per voce, presenza, arte……la sua Amelia Grimaldi è uno dei miracoli del teatro lirico”.
Los Angeles, Chicago, ultimo concerto al Liceu di Barcellona il 30 dicembre 1956.
1957
Nel Gennaio del 1957 Renata rientra in Italia per un concerto al Teatro Manzoni di Milano, accompagnata al pianoforte da Giorgio Favaretto. Renata rimane sul palcoscenico a ricevere gli applausi per trentacinque minuti.
All’uscita dal teatro l’auto di Renata, a motore spento, viene spinta a braccia dal pubblico festoso fino nel portico antistante il Teatro alla Scala.
Renata riparte per gli Stati Uniti alla fine del gennaio del 1957 si imbarca a Le Havre sul Queen Elizabeth per New York.
L’8 febbraio ritorna al Met in Boheme, il 10 e il 24 febbraio alla Carnegie Hall e, al Metropolitan Museum of Arts in recital.
Il 21 febbraio del 1957 al Met torna in scena “La Traviata” dopo 21 anni di assenza dal cartellone. L’attesa è enorme e Bing, il Sovrintendente del Met, programma prima della recita di Traviata una recita straordinaria di Boheme, con Tucker e Bastianini, direttore Schippers. Lo spettacolo produce un tale intasamento stradale che si protrae fino dopo mezzanotte, deve essere chiamata la polizia che, disponendosi a cuneo, riesce a fendere la folla di fans osannanti e a scortare Renata fuori dal teatro.
“Una Violetta irresistibile agli occhi, alle orecchie, al cuore” scrive Biancolli sul “N.Y.Word-Telegram.
Bing, lusingato dalla reazione del pubblico, mette in cartellone per la Tebaldi un’altra recita di Boheme.
Poi Tosca, diretta da Mitropoulos, il quale dopo “Vissi d’arte” è costretto a interrompere la recita per gli applausi durati oltre sette minuti.
Elsa Maxwell, la pettegola che faceva tremare le gambe ai Vip, dopo la recita di “Boheme” organizza un sontuoso ricevimento in onore della Tebaldi.
Scrive la Maxwell: “Ieri ho dato un grande ricevimento-party per la mia amica Renata al Colony. Ieri la “diva” era un sogno. Ha perso undici chili. Il suo vestito di raso nero era il massimo dello chic. Le ho detto”non un altro chilo in meno, mi raccomando Renata!” “Certo” mi ha assicurato la diva. Per tutta la cena non si parlò che di lei. Aveva una nuova acconciatura che, essendo lei molto giovane e bella. Le stava a meraviglia!”.
Dunque “Traviata” : “Renata is champ” intitolò il Sunday News” il giorno dopo. Renata fu consacrata regina del Metropolitan: carica che mantenne per oltre quindici anni.
Tour del Met con Traviata e Tosca a Pittsburg, Baltimora, Cleveland, Richmond-City, Atlanta, Memphis,Dallas Houston, Minneapolis, Chicago, Toronto, Montreal.
Terminato il tour con il Metropolitan, era in programma il viaggio a Cuba. Cantò all’Auditorium dell’Havana “Traviata, “Tosca” e “Aida”.
Il 27 Giugno Renata rientra da Cuba a New York, per imbarcarsi per l’Italia sul Cristoforo Colombo per un periodo di vacanza. Prima della sua partenza alcuni dei suoi club americani, chiesero di poter organizzare un concerto al Manhattan Stadium. Renata acconsente. I tempi sono strettissimi. All’arrivo della nave da Cuba, nel tardo pomeriggio ad attenderla c’è una scorta di motociclisti che, procedendo a tutta velocità, scorta l’auto di Renata sino allo stadio.
Un veloce cambio d’abito e Renata appare, maestosa come una dea dell’Olimpo, fasciata in un abito verde smeraldo producendo un esplosione di applausi da parte dei ventimila astanti. Nello stesso giorno, Tina raggiunge il New Jersey e ritorna con New 1°, il barboncino tanto desiderato da Renata.
Rientra in Italia dove l’aspetta a Verona una recita straordinaria di “Boheme” (20 Agosto). Elsa Maxwell, che in quel periodo si trovava a Venezia, invia a Renata un affettuoso biglietto di auguri: “with all my love sperando di vederti presto a New York”
Il messaggio è risultato abbastanza sorprendente tenuto conto dell’improvvisa simpatia della Maxwell per Maria Callas, simpatia sbandierata sulla stampa di tutto il mondo. L’episodio ha avuto un seguito sul settimanale “Oggi” quando Renata nel corso di una intervista cita l’improvviso voltafaccia della “pettegola” americana.
Al Teatro Comunale di Firenze dall’1 al 7 settembre incide la Cavalleria rusticana” cantando per la prima nel ruolo di Santuzza.
In Ottobre di nuovo in America, a Chicago con “Otello”, “Manon”, “Andrea Chenier”, “Adriana Lecouvreur”.
Il 21 Ottobre del 1957 debutta nel ruolo di Manon nella “Manon Lescaut” alla Lyric Opera di Chicago.
Il 14 Novembre 1957 al Met Renata canta “Tosca”. La mamma qualche giorno dopo accusa un malessere: viene diagnosticata una trombosi coronarica. Renata è costretta a rinunciare alle recite del 21 e del 24 per assistere la madre. La sera del 29 novembre la mamma entra in coma e spira sabato 30 Novembre, a 68 anni.Il Cardinale Spellman officia un rito funebre solenne nella cattedrale di St. Patrick. Il mattino del funerale, lunga tutta la strada dall’albergo Buckingham a St. Patrick’s una folla fa ala al passaggio del corteo funebre.
Sul pagina mondana del “Sunday News” Elsa Maxwell scrive un trafiletto a lutto: “la tristissima notizia della morte della madre della Tebaldi, ha gettato l’intero mondo della musica nella costernazione. La Tebaldi amava sua madre molto profondamente e quel che questa splendida cantante ha sofferto durante le due ultime due settimane, non si può immaginare”
1958
La sera del 23 Gennaio1958 debutta nel ruolo di Cio-cio-san nella “Butterfly” al Teatro Liceu di Barcellona. Tornava sulla scena dopo due mesi dalla morte della mamma. Accanto a Renata in questo difficile momento ci sono Carmen Melis, la sua maestra di sempre, e Tina.
Il debutto in “Butterfly”, tanto a lungo rinviato da Renata Tebaldi, ottiene uno dei più clamorosi successi della sua carriera.
Vienna era l’unica delle grandi città europee che non aveva ancora ospitato Renata Tebaldi e, il 3 Aprile del 1958 alla Staatsoper, diretta da Herbert von Karajan, Renata è Tosca con Tito Gobbi e Desdemona in Otello sempre diretta da Karajan.
Il 28 Aprile del 1958 torna a Milano con un recital al Teatro Manzoni: trentasette minuti di applausi e interminabili bis alla fine. Il ritorno di Renata alla Scala comincia per il pubblico a non essere più un miraggio.
Aprile, Maggio,Giugno 1958: tour di recital Milano, Genova, Firenze, Zurigo (al piano G.Favaretto)
Giugno 1958: partecipa, con i complessi della Scala nel corso dell’Expo a Bruxelles, con “Tosca” diretta da Gianandrea Gavazzeni.
Di nuovo in America: Miami, Chicago, New York.
Il 27 Ottobre, a New York per inaugurare la 75° stagione del Metropolitan con Tosca, con Mario del Monaco e George London; sul podio il grande Dimitri Mitropoulos. Questa è l’occasione per il rientro di Renata al Met dopo la morte della madre. Fu una serata memorabile! Per consentire l’afflusso di tutto il pubblico in sala, la rappresentazione iniziò con sette minuti di ritardo. L’incasso della serata fu il più alto mai raggiunto dal Met, “il massimo nella storia dell’opera”, oltre 1.500.000 dollari. L’abituale capienza del Teatro è stata di lungo superata, si è parlato di oltre 3500 spettatori; tra questi Ali Khan invitato da Elsa Maxwell.
Le recite di Tosca al Met continuarono, alternate a Madama Butterfly, Manon Lescaut e Otello sino alla fine dell’anno. La notte di Natale, Renata canta la sua 269° Tosca.
Dopo questa interpretazione di Tosca la rivista “Time” dedica alla Tebaldi la sua copertina e un ampio servizio fotografico (l’unica cantante lirica che ebbe mai tale onore).
I giornali di gossip cominciano ad interessarsi e a porre domande sulla sua vita privata.
Non a caso viene citato l’incontro sull’Empire State Building di N.York di Renata e di Arturo Basile, giovane promettente Direttore italiano. Dall’autunno del 1958 gli incontri tra Renata e Arturo Basile furono molti e non tutti di solo lavoro. Renata incide a Roma “Wally” diretta da Basile. Le cronache cominciano a parlare di nozze Tebaldi-Basile, ma il Maestro è sposato: chiesto e ottenuto il divorzio le voci del matrimonio tra i due artisti si fanno sempre più concrete.
1959
Sino al 26 Marzo 1959 Renata rimane in America per una lunga tourneè di concerti in nove città, da Washington a Boston, Chicago, Toronto, Montreal, Cleveland, Philadelphia, Ann Arbor Kalamazoo.
A Toronto 2800 persone, ad Ann Arbor gli spettatori furono 5000.
Racconta Renata: “il recital è entusiasmante, eccita, quasi più dell’opera. Si è sul palcoscenico da soli, con tutti gli occhi su di te. Entrare in palcoscenico con un bell’abito, il grande pianoforte a coda a tua disposizione, il pubblico tutto per te. Una sensazione che, ancora adesso a parlandone, mi fa venire pelle d’oca…!”.
La seconda quindicina di Marzo è all’Havana in Boheme, Adriana Lecouvreur, Manon.
Il 5 Giugno 1959 è Aida all’Opera di Parigi. Grande trionfo.
Il giornale “le Figaro” scrive:” la Callas ha lasciato il ricordo di una presenza indimenticabile, ma la Tebaldi ha fatto dimenticare la Callas”.
Dal 12 al 27 Giugno canta in Aida, Tosca e Otello alla Staatsoper di Vienna diretta da Karajan
Vi ritorna in Settembre, alla Sofiensaal, per incidere “Aida”diretta da Karajan, e per le recite di Toscaalla Staatsoper sempre diretta da Karajan.
Dal 5 al 26 Novembre è al Teatro Liceu di Barcellona dove interpreta Manon, Tosca e Boheme.
La Manon di Barcellona fu pubblicizzata con un aereo da turismo che, sorvolando la città, gettava manifestini con la fotografia della Tebaldi.
Alla prima assistette anche Salvator Dalì, ed i fans bloccarono la rambla sino alle due del mattino. Nel loggione del Liceu c’era anche una ragazza studentessa di canto, dal nome: Montserrat Caballè. Da quel momento la giovane Caballè diventa una fans della Tebaldi e lo resterà per sempre.
1960
Gennaio 1960: cinque recite alla Scala di Andrea Chenier.
Renata si prende un periodo di riposo, cancellando tutti i suoi impegni; al Met torna a cantare il 4 Marzo nella Forza del destino, e poi in tour conSimon Boccanegra, Andrea Chenier, Tosca, e Butterfly.
Maggio 1960: tournèé di concerti in Germania: Monaco, Amburgo, Wiesbaden, Stoccarda.
10 Giugno: di nuovo all’Opera di Parigi in Tosca e poi il 20 Giugno a Vienna in Tosca, diretta da Karajan, e in Andrea Chenier, diretta da Matacic.
A Parigi, dopo le recite di Tosca, Francis Poulenc dichiara: “fra tutte le cantanti al mondo la Tebaldi è quella che preferisco, la Tebaldi è la mia grande passione”.
Novembre 1960: Renata torna in America, dove debutta nel ruolo del titolo in “Fedora”, al Lyric Opera di Chicago; e poi New York, Miami, Philadelphia, Washington, e vi rimane sino a marzo del 1961.
Negli U.S.A i “Renata Tebaldi Music Club” prosperano, fu istituito un programma promozionale: divulgare dischi autografati da Renata mettendoli come palio di una lotteria. A chi vendeva più biglietti andava un premio speciale: un invito a cena con la Tebaldi al ristorante “La Scala”.
Il Met aveva una programmazione intensa e dei cast straordinari con moltissimi artisti italiani: Tebaldi, Corelli, Morelli, Sereni, Colzani, Moffo, Del Monaco, Raimondi, Bergonzi, Simionato. A New York si era formata una specie di colonia. C’era chi alloggiava al Navarro, prospiciente al Central Park, mentre la Tebaldi, per assicurarsi un tragitto più breve dall’albergo al teatro, si trasferisce dal Buckingham al Murray in Park Avenue.
1961
Il 6 Marzo 1961, al Capitol Great Hall di Washington, Renata canta con Corelli davanti a J.F.Kennedy per la celebrazione dei 50 anni dell’Unità d’Italia.
Rientra in Italia, e il primo impegno è il 6 Aprile a Genova al Teatro Carlo Felice nella” Manon Lescaut”. Poi in maggio a Vienna e alla Deutschlandhall di Berlino, con un concerto davanti a dodicimila spettatori.
Il 28 settembre Renata parte per Tokyo, e Osaka con Arturo Basile, al suo debutto giapponese e, il 28 settembre alla NHK Hall canta nell’ Andrea Chenier con Del Monaco. Alla recita assiste l’imperatore Hirohito. Renata canta anche Tosca.
Novembre: dal Giappone alle Filippine. Tre concerti all’Araneta Coliseum e uno al Philamlife Auditorium.
Il 10 Dicembre a Copenaghen inaugura il festival dell’Opera Lirica Italiana in Boheme, sempre diretta da Arturo Basile.
1962
Parma, Roma, Firenze, dove a luglio incide il Trittico di Puccini; debutta discograficamente nei ruoli di Giorgietta ne “il Tabarro”, di Angelica in “Suor Angelica” e di Lauretta in “Gianni Schicchi”.
Dopo un po’ di vacanza, a Settembre è a Bilbao, e a Oviedo canta nella Adriana Lecouvreur e Forzadel destino, accompagnata da Basile. A Oviedo assiste alla corrida e il torero Ostos le dedica il toro.
1° Dicembre: è di nuovo al Teatro San Carlo di Napoli nel Falstaff e in Boheme. Quando riparte per New York alla fine del 1962, Renata, tenuto conto delle constatate infedeltà di Basile, prende la decisione di interrompere la relazione.
1963
21 Gennaio: “Adriana Lecouvreur” al Metropolitan: debutto fortemente voluto da Renata che considerava tale opera tra i suoi “cavalli di battaglia”.
A N. York Adriana Lecouvreur non piacque alla critica, non piacque come opera. Non si dava al Met da 55 anni, da quando aveva avuto come protagonisti Lina Cavalieri e Caruso. Dopo la quarta replica Renata disdice l’impegno con il Teatro e si ritira per un prolungato periodo di riposo, suscitando illazioni di tutti i tipi che andavano da un suo matrimonio a un suo ritiro in convento!
Renata appare in una trasmissione televisiva americana accanto a Corelli dove smentìsce l’una e l’altra cosa, ribadendo però la sua decisione di stare lontana dalle scene per un anno.
1964
Il 14 Marzo Renata torna sulle scene al Met dopo un anno di assenza.
Radiosa, incominciava la sua seconda carriera. Canta in Boheme, Tosca, Otello, Simon Boccanegra al Met e in tour a Cleveland, Atlanta, Minneapolis, Detroit, Chicago, Philadelphia. Alla sua rentréè ha una accoglienza trionfale.
Harold Schonberg la consacra sul New York Times: “che piacere ritrovare la Teabaldi dei grandi anni! Quando ci è stato dato di ascoltare un “vissi d’arte” come ieri sera? Non era più una romanza. Ma una patetica implorazione, il pubblico si è commosso e l’ha applaudita con un vero tumulto”.
Il tour del Met prosegue per tutto il 1965: Cleveland, Washington, Toronto, Atlanta, Memphis, Dallas, St.Louis, Minneapolis, Detroit.
Alle interpretazioni operistiche alterna concerti e apparizioni a show televisivi. Terminato il tour, accetta di cantare di nuovo al Lewison Stadium di New York davanti a ventimila spettatori.
Giugno 1965: tappa a Londra per l’incisione del “Don Carlo”, dove interpreta per la prima volta il ruolo diElisabetta di Valois.
Luglio: vacanze estive al Grand Hotel di Rimini.
A settembre di nuovo in America: San Francisco, Chicago, Dallas, Los Angeles in Andrea Chenier, Mefistofele, con Kraus e Ghiaurov, Tosca e Boheme.
1966-1967
Era l’ultimo anno del vecchio Metropolitan si prospettava di abbaterlo per sostituirlo con un altro Teatro, zona centro della città, il Lincoln Center. Nessuna petizione servì a salvare il vecchio Metropolitan. Il Teatro fu abbattuto nel 1967, ad ogni artista che via aveva lavorato fu offerto in ricordo un pezzetto di sipario. Renata ebbe il privilegio di avere un pezzo di cordone dorato.
Gennaio- Marzo: New York, Philadelphia Montreal: Tosca, Boheme, Mefistofele, Andrea Chenier. Per tutto il mese di Marzo concerti a Baltimore, Grand Rapids, Milwaukee,Chicago, New Orleans,Vancouver.
Il 16 Aprile rientra a New York per “ The last night, at the Met” serata di gala e di addio al vecchio Met, cui presero parte la massime glorie che avevano cantato e dato lustro al Metropolitan: Merril, Price, Siepi, Albanese, Nilsson, Milanov, Tucker, Caballè, Corelli, sul podio si sono alternati :Metha, Molinari Pradelli, Prètre, Cleva.
Di nuovo a Boston, Montreal e New York al Lewishon Stadiun.
Il nuovo Metropolitan, al Lincoln Center, si inaugura il 16 Settembre, e il 22 Settembre va in scena “La Gioconda” dove Renata debutta in quel ruolo.
La Gioconda viene portata trionfalmente in tour negli Sati Uniti dal Met.
Per Renata inizia una seconda giovinezza artistica.
Il pubblico l’adora: Harold Schonberg commenta sul New York Times “Miss Tebaldi is your darling, my darling, everybody’s darling……”
La vita di Renata aveva preso in ritmo regolare: le vacanze d’estate a Rimini e il resto dell’anno negli Stati Uniti, così per tutto il 1967.
L’Italia ricomincia a desiderare che Renata torni a cantare alla Scala, al San Carlo, all’Opera di Roma, e, così alla fine del 1967 esattamente il 26 Dicembre Renata accetta di cantare di nuovo in Italia, a Napoli inaugurando la stagione del San Carlo con Gioconda. Renata non cantava in Italia dal 1962 e Napoli riserva alla sua beniamina una accoglienza trionfale.
1968-1969
Il 15 febbraio 1968 ad Hartford Bushnell Memorial Placido Domingo debutta con Renata nella Manon Lescaut.
Renata canta esclusivamente negli Stati Uniti, se si escludono le registrazioni di Wally nel giugno 1968 a Monte Carlo e nel luglio-agosto del 1969 a Londra per l’incisione “Tebaldi Encores” e “Tebaldi Festival”
Il 16 Settembre 1968, per l’apertura della stagione, il Lincoln Center ripropone “Adriana Lecouvreur”con Renata e Franco Corelli. Placato il tripudio del pubblico, Bing arriva in palcoscenico per congratularsi con Renata, e le dice “Renata c’è una persona che vorrebbe salutarti… è Maria”. La Callas raggiunge Renata, si abbracciano, “ti auguro di avere mille di questi successi e di essere felice” dice Maria. I pochi ammessi all’incontro avevano, con le protagoniste, le lacrime agli occhi. Il giorno dopo Renata telefona a Maria, che tuttavia era già partita per Parigi. Le scrive allora una lettera., alla quale Maria risponde invitandola a Parigi.
Una giornalista italiana commenta lo storico incontro con queste parole: “la lirica è finita, le tigri hanno smesso di battagliare”.
Ad una replica il 28 Settembre di “Adriana Lecouvreur” Corelli si ammala e viene chiamato a sostituirlo il giovane tenore spagnolo Placido Domingo. Avviene il debutto al Met di Domingo.
Renata con l’anno nuovo prende parte ancora una volta al tour del Met. Boston, Cleveland, Atlanta, Dallas, Minneapolis, Detroit, Philadelphia.
1970
La nuova stagione del Met si annunciava travagliata; si decise, infine, una breve stagione di ripiego, durante la quale alla Tebaldi vengono affidate alcune recite di Tosca e Boheme.
Il 2 febbraio 1970, va in scena la tanto attesa “Fanciulla del west” dove Renata debutta nel ruolo di Minnie.
Arold Sconberg sul New York Times scrive: ”... alla fine dell’opera il pubblico non voleva lasciarla andare. N. York aveva scoperto una nuova Fanciulla del west da amare. E’ stata la più perfetta, tenera innocente incarnazione di Minnie che il Met abbia mai avuto.”.
Giugno 1970: incide Un ballo in Maschera, interpretando il ruolo di Amelia, tenore Luciano Pavarotti, direttore Bartoletti.
Dopo il successo della Fanciulla del west, Renata comincia a diradare i suoi impegni professionali.
Canta in Otello aPhiladelphia e Falstaff al Met, per dedicarsi poi ad una serie di incisioni a Londra e a Ginevra
Dal 27 Novembre 1972 si dedica solo ai concerti.
Le tappe: da Washington a Busseto, da Londra a Seul, da Vienna a Osaka, da Anversa a Rimini.
La tournèe più lunga inizia nel settembre del 1973 con Corelli, da Londra alla Albert Hall, poi Vienna, e da lì in volo verso l’Oriente: Filippine , Giappone e Corea.
A Manila i concerti si tengono al New Musical Center e al Palazzo dello Sport. Manila fu anche una vacanza, il soggiorno durò tre settimane, furono organizzate in loro onore da Imelda Marcos feste da mille e una notte.
1974
L’avvenimento è il ritorno alla Scala, 20 Maggio, preceduto da un recital alla Piccola Scala il 15. Erano passati 14 anni dalla Tosca alla Scala nel 1959. Repertorio cameristico, raffinato. Da Scarlatti a Pergolesi, da Gluck a Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini. Sei bis a grandissima richiesta.
Il ritorno in Scala di Renata fu voluto da Paolo Grassi, allora Sovrintendente della Scala, e sempre Grassi fu il promotore della successiva tournèe in Russia.
Il 21 Giugno Renata tiene concerto a Reykjavik, voluto da Vladimir Ashkenazy che si cimenta come direttore per la prima volta.
Di nuovo recital a Vienna, Parigi dove canta per Pierre Cardin all’Espace Cardin, Anversa, Mannheim, Amsterdam, Barcellona, Madrid, Valencia.
1975
Partenza per la tournée nell’Est voluta da Paolo Grassi.
Prima tappa Varsavia. Il viaggio prosegue per Kiev. Il concerto si svolse davanti a 4000 persone al Palazzo della Cultura. Si racconta che tra i bambini nati in quei giorni a Kiev vi fu un numero impressionante di Renata e Renato.
Poi Mosca: recital al Palazzo dei Congressi al Cremlino, 6000 persone.
Dello straordinario concerto N. Ciubenko sulla “Sovietskaja Kultura” scrive: “questo concerto resterà a lungo nel cuore di coloro che hanno avuto la fortuna di assistervi”.
Poi Renata fu invitata dagli artisti del Bolshoi ad un ricevimento dove c’erano Atlantov, Nesterenko, Archipova, Milaschkina, la Obraztsova.
Ultima tappa Leningrado.
1976
16 Gennaio: Renata torna in America per un concerto alla Carnegie Hall.
Quando inizia a cantare, Renata si rende conto che la voce non risponde, aveva contratto un raffreddore. Annuncia che non può cantare. “Sing anything you want!”, grida il pubblico supplichevole, risponde Renata “ I can’t sing tonight, forgive me. But I will come back”.
Torna a cantare il 19 febbraio. Fu un recital magico. Quella sera Renata aveva dato l’addio al pubblico americano.
Tornata in Italia il 23 maggio, la Scala mise in programma un recital di Renata, che devolse il suo cachet ai terremotati del Friuli. Cantò arie di Gluck, Mascagni, Tosti, Wolf Ferrari, Verdi, Rossini. Sette bis. L’ultimo: “Non ti scordar di me”.
Scompare il 19 Dicembre 2004, ed è sepolta nel cimitero di Mataleto, Langhirano (Parma).